Sono poche le volte nella vita in cui si può davvero dire “ho avverato un sogno”, e io ho la fortuna di averlo fatto, anche se mi devo dare il proverbiale pizzicotto per crederci sul serio.
Ho fatto una cosa che per me ha un valore inestimabile, cioè ho scritto un libro, e la cosa ancora più incredibile è che in questo libro parlo di una delle mie cose preferite al mondo da sempre, cioè la serie tv F.R.I.E.N.D.S, la capostipite delle sitcom americane, uno di quei prodotti televisivi che sono entrati nell’immaginario di tutti, anche di quelli che la conoscono poco. Si chiama “F.R.I.E.N.D.S will be friends. Come sono invecchiati gli amici del Central Perk”.
È un saggio critico, ma di “critica buona” come qualcuno mi ha detto, cioè un saggio con dentro tutto l’amore possibile. Perché con F.R.I.E.N.D.S sono cresciuta e non la tradirò mai, ma riguardandola oggi non si può non fare una riflessione su quello che è cambiato rispetto agli Anni Novanta. La sensibilità degli autori che scrivono oggi le serie tv è molto diversa riguardo molti temi: la rappresentazione etnica, le identità di genere, il corpo, la bellezza, la salute mentale, e così via. All’epoca, invece, certi argomenti non erano presi in considerazione, o erano trattati in modo superficiale, o, ancora, erano usati come pretesto comico. E F.R.I.E.N.D.S non faceva eccezione, anche se per altre cose era già molto avanti per i suoi tempi, addirittura anticipando alcune riflessioni che all’epoca non faceva nessuno.
Il mio libro parla di tutto questo, ed esce il 25 novembre. Però si può già preordinare su Amazon o prenotarlo in libreria. O magari venire di persona a una presentazione 🙂