Quando mi chiedono che lavoro faccio e rispondo che sono una copywriter, cerco di capire dallo sguardo che mi viene restituito se il termine accende qualche lampadina oppure è necessaria qualche spiegazione in più.
Se l’altra persona mi chiede se sono un avvocato, capisco che ha fatto confusione con “copyright”. Se, invece, vedo qualche barlume di speranza, cerco comunque di tradurre in italiano con “mi occupo di testi per progetti di comunicazione”, ma credo non sia ancora sufficiente.

Ci sono molti dubbi sul ruolo del copy, quando invece i suoi colleghi grafici e sviluppatori sono accettati come professionisti utili alle aziende. 
Questa differenza esiste perché, forse, in pochi si metterebbero a disegnare loghi o capiscono qualcosa di HTML, mentre in tanti sono convinti che saper scrivere in italiano sia sufficiente a produrre dei testi efficaci.
La conseguenza, spesso, è che a livello strategico e di budget per la comunicazione non c’è posto per un copy.

Per me è faticoso, ma allo stesso tempo stimolante, spiegare la differenza tra scrivere in italiano e fare il copywriter, che è la stessa tra saper cambiare una lampadina e fare l’elettricista. 
Per questo ho pensato di provare a dissipare un po’ la nebbia che aleggia intorno a questo professionista misterioso, a metà tra uno scrittore e un grammar-nazi, e raccontarvi chi è ‘sto benedetto copywriter.

Cosa fa un copywriter?

La missione di un copywriter è scrivere testi persuasivi e che convertono, cioè che portano l’utente a compiere l’azione che chiediamo: dal procedere con l’acquisto, a lasciare un indirizzo email o un commento, scaricare un documento o rispondere a un sondaggio.
La base è la conoscenza molto approfondita della lingua, anche se questo è solo un punto di partenza, perché il copy è soprattutto capace di produrre delle idee creative, e con le sue parole cattura l’attenzione del lettore, lo emoziona, lo fa ritornare.

Nelle agenzie pubblicitarie tradizionali il copy si occupa degli annunci stampa, dei testi degli spot, di affissioni, di inventare i naming dei prodotti. Ma con il digitale ha bisogno di sviluppare nuove competenze e tecniche e il copy pubblicitario, spesso, si trasforma in un copywriter digitale.
Dovrà allora inventare call to action, scrivere i testi per newsletter, landing page, pay-off, articoli per blog e magazine, banner.

Quando questo professionista lavora online deve utilizzare un super potere ulteriore: la scrittura SEO-oriented. Titoli, sottotitoli, testi devono essere devono essere interessanti non solo per le persone, ma anche per i motori di ricerca, e il copy deve conoscere e utilizzare le parole chiave per cui l’azienda vuole posizionarsi nelle prime pagine dei risultati di Google.

I copywriter digitali sono tutti uguali?

La scrittura sul web è curata da figure diverse, che spesso si fondono in un unico copy dalla doppia, o tripla, identità. Le altre professioni di chi scrive sul web, oltre al copywriter “puro”, sono:

Il web editor

È più vicino a un giornalista che a un pubblicitario, e gestisce più il contenuto che la parte commerciale. Quando entra in azione, la strategia è già stata impostata: crea e rielabora i contenuti affinché siano perfetti per la piattaforma su cui verranno pubblicati.

Il blogger

È, come dice la definizione stessa, chi si occupa solo della scrittura di articoli per i blog, ed è di solito molto specializzato in un argomento o un settore.

Il social media manager

È il professionista che si occupa della gestione di profili e fanpage nei social network. Non deve solo saper scrivere bene e avere buona creatività, ma anche saper scrivere un piano editoriale, moderare le interazioni degli utenti, studiare le statistiche e conoscere le piattaforme pubblicitarie per fare advertising.

Ma copywriter si nasce o si diventa?

La passione, come per ogni professione e soprattutto per quelle creative, è il motore di partenza. Ma poi il segreto è la pratica: provare, sbagliare e ricominciare, e poi studiare, confrontarsi con i grandi, sfogliare libri e scorrere i blog di scrittura e di copywriter professionisti.

Ehi, adesso che hai capito chi è questo fantomatico copywriter e che cosa fa in concreto, lo sai, vero, che possiamo lavorare insieme?